Lunedi 12 Marzo CINEMA AQUILA

Lunedi 12 Marzo 2012

IV Appuntamento del FESTIVAL “:MEMORIE, la storia delle cose a venire” al CINEMA AQUILA

[ Replica Martedi 13 ]

PROGRAMMA DELLA SERATA

H 20.30 SALA 3

Proiezione delle Clip Video tratte da DIARI DEL NOVECENTO di STEFANO GROSSI

Paolo Giovannucci interpreta Rodolfo Sonego da Diario australiano

La vita tragicomica degli emigranti italiani in Australia, tra diffidenze, preconcetti e solitudine

Giordano De Plano interpreta Ernesto Che Guevara da Diario del Che in Bolivia

 

H 21.00 SALA 3

MI POGOLOTTI QUERIDO
Italia 2011,57’
Di Enrica Viola
L’autrice sarà in sala ad introdurre il film.

Quando Dino Pogolotti a 20anni lascia Giaveno, un piccolo paese del Piemonte, alla fine
dell’Ottocento, è un emigrante come tanti altri in cerca di fortuna. Nel 1895 si imbarca a
Genova diretto a New York dove lavorerà come facchino, cameriere, traduttore ed
insegnante. Qui conoscerà Grace, una sua allieva, sposandola nonostante il divieto della
ricca famiglia della ragazza.

Nel 1898 si trasferisce con lei a Cuba in veste di segretario del
console americano. A pochi anni di distanza dal suo arrivo sull’isola Dino acquisisce dei
terreni a basso prezzo nella periferia dell’Avana, dando inizio alla sua fortunata attività
imprenditoriale che culminerà nella costruzione nel 1911 del “Barrio Pogolotti”.

La storia dei discendendenti della famiglia Pogolotti attraverserà un secolo tra una sponda e l’altra
dell’oceano, con il figlio Marcelo, talentuoso pittore d’avanguardia negli anni 30′ e la nipote
Graziella Pogolotti, ancora oggi intellettuale di punta del mondo cubano.
Testimonianze illustri ci porteranno alla scoperta del quartiere di 1000case costruito alla
periferia dell’Avana suo nonno Dino, emigrante italiano. Nel Barrio si entra nelle case dove
si praticano rituali di Santeria, si incontrano anziani giocatori di Domino che rievocano i
tempi andati, artisti famosi come il musicista Oscar Valdes che per scelta ha deciso di
continuare a vivere in un quartiere proletario, ex campioni di football che oggi si dedicano
alla formazione dei giovani in uno scalcinato centro sportivo. “Il Pogolotti” come è
chiamato all’Avana è un luogo unico: un quartiere brulicante di vita che con il suo
carattere popolare racchiude un forte sentimento comunitario e un’identità culturale salda

Nota dell’Autrice
“Qui dopo 100 anni, è rimasta la memoria dell’italiano che fondo’ il primo quartiere operaio
dell’ America Latina ma la storia degli abitanti del barrio è molto lontana da quella della
saga dei Pogolotti raccontata nel documentario.
Nel barrio Pogolotti gli abitanti sembrano stanziali da quando i loro nonni avevano vinto la
“riffa” l’assegnazione della casa a prezzi popolari, per gli operai. Come se un senso di
gratitudine per questa buona sorte si tramandasse di padre in figlio. Per questo siamo
entrati rispettosamente nelle loro case, con lo sguardo delicato che si posa su qualcosa di
prezioso quasi sacro e prima di entrare abbiamo chiesto a molti padroni di casa di fare
un’auto presentazione sul ciglio della porta. Qualcun altro si è prestato ad accompagnarci
per le vie del barrio, a piedi o in macchina, e un gruppo di anziani giocatori di Domino
sono diventati i mattatori, dando poi ritmo al montaggio del film. Con la loro viva ed
emozionante umanità questi abitanti del Barrio Pogolotti hanno permesso di raccontare un
pezzo di Cuba senza lasciarsi tentare dai pregiudizi”

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