Anteo spazioCinema, Felix Film e Vostok Film presentano
DIARI DEL NOVECENTO
Docu-Fiction & Format ideato e diretto da STEFANO GROSSI
DAL 15 Novembre 2011 al 14 Febbraio 2012
15 novembre e 16 gennaio Alda Merini (L’altra verità, diario di una diversa)
L’esperienza del manicomio e della malattia mentale di Alda Merini, 1965.
16 novembre e 17 gennaio Kurt Kobain (Diari)
Resoconto in stile grunge del clima esaltato negli Usa al termine della I guerra del Golfo, 1991.
17 novembre e 18 gennaio Carlo Emilio Gadda (Giornale di guerra e di prigionia)
L’invettiva del giovane ufficiale Gadda al cospetto della guerra e delle miserie nazionali.
18 novembre e 19 gennaio Manlio Brosio (Diari di Mosca, 1947-1951)
Un diplomatico italiano testimone del terrore staliniano nella Praga del 1949.
19 novembre e 20 gennaio Sibilla Aleramo (Dal mio diario: 1940-1945)
L’alba del XX secolo rivissuta da Sibilla Aleramo allo scoppio della II Guerra Mondiale.
20 novembre e 21 gennaio Fatos Lubonja (Diario di un intellettuale in un gulag albanese)
La realtà paradossale e atroce della comune prigionia di carcerieri e vittime in un gulag.
21 novembre e 22 gennaio Diario di Layla (Diario di una giovane palestinese di Aine Cavallini)
Il racconto di una scelta obbligata e necessaria all’origine dell’Intifada, 1987.
22 novembre e 23 gennaio Zino Zini (Diario 1914-1926)
Il fascismo come cancro e fantasma sempre rimosso della fragile democrazia italiana, 1919.
23 novembre e 24 gennaio Flavio Nicolini (Diario del Deserto rosso)
Il racconto di un’avventura della mente: il grande cinema di Michelangelo Antonioni.
24 novembre e 25 gennaio Catherine Robbe-Grillet (Giovane sposa, diario 1957-1962)
Il lucido resoconto di un delirio amoroso: tra impotenza, onnipotenza e crudeltà.
25 novembre e 26 gennaio Eiichi Okabe (Diario di un kamikaze)
L’accettazione di un destino come stile di vita, nella tradizione degli antichi samurai.
26 novembre e 27 gennaio Rodolfo Sonego (Diario australiano)
La vita tragicomica degli emigranti italiani in Australia, tra diffidenze, preconcetti e solitudine.
27 novembre e 28 gennaio Lev Tolstoj (Diari)
La spietata analisi dell’impossibile palingenesi della civiltà all’alba del nuovo secolo, 1905.
28 novembre e 29 gennaio Andreij Tarkowskij (Martirologio, diari 1970-1986)
Il grande equivoco dell’energia nucleare a fini pacifici, uno dei tanti inganni della nostra civiltà.
29 novembre e 30 gennaio Nikolaj Romanov (Diari dell’ultimo Zar)
Gli ultimi giorni di un re incapace di credere d’essere stato espropriato della sua autorità divina.
30 novembre e 31 gennaio Manuela Dviri (Diario da Tel Aviv)
La morte di un figlio in guerra come presa di coscienza della necessità della lotta per la pace.
1 dicembre e 1 febbraio Toni Maraini (Diario di viaggio in America)
Viaggio nella paranoia quotidiana di una nazione costretta a sentirsi perennemente in guerra.
2 dicembre e 2 febbraio Arthur Schnitzler (Diari e Lettere)
Lo sgomento di un intellettuale dopo la Grande Guerra che ha azzerato tutto il suo mondo, 1919.
3 dicembre e 3 febbraio Eva Braun (Diario segreto, da Eva Braun, la donna di Hitler)
Un futile tentativo di suicidio che in qualche modo anticipa il suicidio della nazione tedesca, 1936.
4 dicembre e 4 febbraio Mira Markovic (Diario 1992-1994)
Lo stupro e la pulizia etnica, fantasmi della barbarie originaria che perennemente si rigenera.
5 dicembre e 5 febbraio Mihàly Sàmson (La rivolta di Budapest, Diario 1956)
Il racconto delle ultime ore di vita della prima vittima dei “fatti d’Ungheria”, 1956.
6 dicembre e 6 febbraio Arnold Schoenberg (Leggere il cielo, Diario 1923)
Inquietudini e fantasmi tra reale e soprannaturale di un grande musicista “sovrumano”.
7 dicembre e 7 febbraio Virginia Woolf (Diario di una scrittrice)
Scene di Londra bombardata: per fissare sulla pagina lo sgomento di chi si sente esposto e fragile.
8 dicembre e 8 febbraio Judith Malina (Paradise Now! Diario 1968)
Il programma rivoluzionario di alcuni attori decisi a trasformare il teatro trasformando il pubblico.
9 dicembre e 9 febbraio Vittorio De Seta (Un uomo a metà, diario)
Gli equivoci della “macchina cinema” nelle riflessioni di un cineasta realmente indipendente.
10 dicembre e 10 febbraio Clemente Rebora (Diario intimo)
Un’agonia cattolica vissuta nell’oscena intensità della pura possessione religiosa.
11 dicembre e 11 febbraio Ernesto Che Guevara (Diario del Che in Bolivia)
La rivoluzione secondo il Che, oltre le nevrosi e le miserie degli uomini, 1967.
12 dicembre e 12 febbraio Graham Greene (Due diari africani)
Il “Mal d’Africa” come corollario del colonizzatore, in perfetto equilibrio tra nostalgia e distacco.
13 dicembre e 13 febbraio Theodor Morell (Diari segreti del medico di Hitler)
Un breve quadro di allucinata quotidianità del Fuhrer, tra sanguisughe e medici vampiri, 1944.
14 dicembre e 14 febbraio Franz Kafka (Diari)
Il sogno e lo sgomento del volo di un uomo che si vedeva come uno scarafaggio, 1909.